Recupero Crediti: outsourcer per gli Enti

Le aziende di recupero crediti, anche se non iscritte all’Albo, possono proporsi agli Enti Pubblici come outsourcer specializzati per rendere più efficace l’attività di recupero stragiudiziale dei tributi.
Questo è ciò che Marco Pasini, Presidente Unirec, tratta nell’articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore dove viene proposto alla Pubblica Amministrazione una collaborazione più stretta con le società iscritte all’associazione con un “modello innovativo” di gestione del credito.

Le imprese a tutela del credito possono essere di supporto nella fase stragiudiziale con le loro competenze e, come viene sottolineato nell’articolo, sono legittimate “nel tentativo di recupero in via stragiudiziale delle somme dovute all’ente” anche se non iscritte all’Albo poichè l’obbligo di iscrizione (vedi Dlgs 446/1997 art.53) è previsto SOLO per le aziende che svolgono l’attività di “riscossione delle entrate per conto della PA”.

NB: le aziende di recupero sono autorizzate ex art.115 del TULPS ad un’attività di supporto, consulenziale ed esecutiva nell’attività di recupero crediti stragiudiziale.

Riprendiamo questo articolo per porre all’attenzione su alcuni punti di criticità dell’attuale modello di recupero crediti negli Enti Locali dai quali poter fare insieme delle riflessioni:

a) assenza di processi e modelli consolidati e diffusi
b) assenza di unità organizzative (risorse dedicate e specializzate)
c) tempi mediamente lunghi di gestione del recupero
d) performance contenute

Alla luce di queste osservazioni, concordiamo con UNIREC che le aziende di recupero, oltre alle competenze devono poter proporre al sistema un modello di gestione più “evoluto”.

A nostro avviso la soluzione ottimale che possa garantire all’azienda efficacia ed efficienza deve permettere:

1) una gestione industrializzata in outsourcing
2) strategie miste, flessibili e diversificate in funzione delle caratteristiche del credito
3) un outsourcing modulare

Quindi alle società di recupero crediti oggi, sempre più, viene chiesto di offrire soluzioni innovative!
Voi che ne pensate?

Facebook: il database di chi “siamo” e che “cosa facciamo”

Concordate con noi che ormai oggi viviamo nell’economia delle relazioni e della reputazione?
I dati parlano chiaro: sono 26 milioni gli utenti attivi di Facebook in Italia, 21 milioni quelli che lo usano ogni giorno.
Per questo motivo dobbiamo parlare del social network Facebook, anche con chi si occupa, come noi, di Business Information e Credit Solution per capire, conoscere e monitorare questo fenomeno.

In quest’ottica, una novità che sicuramente avete letto nel mese di agosto, è la notizia che Mark Zuckerberg ha depositato presso l’Ufficio brevetti statunitense (fonte: Repubblica.it) una domanda per la concessione di un brevetto che dovrebbe servire a misurare l’affidabilità creditizia degli utenti del social network e, quindi, a consentire a banche e società finanziarie di valutare se concedere o meno un finanziamento.

Ma vi sono notizie anche più recenti, è di pochi giorni fa, Facebook annuncia che inizia a utilizzare, per scopo pubblicitario (fonte Repubblica.it), tutto quello che sa sulle nostre navigazioni web. Forse pochi sanno che Facebook è in grado di sapere quali siti visitiamo oltre al suo dominio. Basta che la pagina abbia un suo pulsante social (Mi Piace, Condividi) e Facebook saprà che siamo stati su quel sito. Non occorre nemmeno che clicchiamo sul pulsante, perché questo in realtà contiene un codice che comunica con i server di Facebook.
Pubblicare pulsanti social è ormai una scelta impossibile da evitare, pena l’emarginazione nell’ecosistema web!
Quindi si parla di un database di dati personali con proporzioni mai viste, dove c’è la somma di tutto quello che facciamo e “siamo” su Facebook e (quasi) tutto quello che facciamo sugli altri siti (al netto di quei pochi che sono privi di pulsanti social).

Riflettiamo insieme su queste novità…chi come noi lavora nelle Business Information deve essere attento a queste notizie perchè è un futuro in cui stiamo già vivendo.

Forse dobbiamo già pensare a servizi e soluzioni che integrino i social network?
Che cosa ne pensate?

Ci farebbe piacere confrontarci per creare valore insieme.

Internet of Things: partnership tra AIM e EcoSteer

È operativo il master agreement tra AIM e EcoSteer, una partnership strategica che consentirà di offrire al mercato business soluzioni Internet of Things #IoT per il completo controllo aziendale dei consumi energetici.

L’accordo con EcoSteer Ltd, società britannica specializzata nello sviluppo di software per il controllo dei consumi energetici, consentirà ad AIM di realizzare soluzioni software verticali e multicanali con l’integrazione del “motore” EcoSteer in grado di connettere qualsiasi dispositivo e raccogliere un’ampia varietà di informazioni su ambiente di lavoro e consumo energetico. Soluzioni che permettano l’identificazione delle opportunità di efficientamento dei sistemi e il loro monitoraggio.

Grazie alla soluzione EcoSteer completamente scalabile e all’esperienza di AIM nell’integrazione di sistemi complessi verranno progettati ed implementati applicativi e servizi “chiavi in mano” per l’azienda partendo dalla raccolta integrata delle informazioni, passando per l’elaborazione fino a soluzioni a supporto dei processi decisionali in tempo reale.

News dall’EXPO: le eccellenze della Valdera protagoniste a Settembre

Il territorio della Valdera e le sue eccellenze saranno presenti all’EXPO nell’area Toscana Expo nel centro di Milano dall’ 8 al 14 settembre. Un progetto integrato di valorizzazione e promozione delle eccellenze locali che unisce spazi espositivi e contenuti culturali, turistici, scientifici, economici che è stato annunciato alla stampa ieri dal comitato promotore pubblico-privato.

E’ stato lanciato anche il portale web per la promozione del territorio e delle aziende della Valdera (www.valderatoscana.it) realizzato da AIM. Uno strumento pensato per il turista che programma il viaggio e lo vive scoprendo le bellezze di questa parte della Toscana con le sue attività, eventi e in particolare le aziende pubbliche e private che rendono unica la Valdera dove vi è un ricco tessuto produttivo, di ricerca e di innovazione.

Particolare attenzione è stata data alla User Experience, all’architettura dell’informazione e al design, dove le informazioni sono organizzate e rappresentate in modo da diventare funzionali per i bisogni effettivi ed i desideri dei viaggiatori: la tecnologia è parte del viaggio!

Vi invitiamo a visitare www.valderatoscana.it, a usarlo anche durante il viaggio, risulterà un utile strumento che vi aiuterà a scoprire e conoscere le peculiarità e vi farà innamorare dei nostri luoghi e delle nostre aziende!

Ecco un pò di rassegna stampa:
http://www.gonews.it/2015/07/23/una-settimana-in-valdera-a-expo-tutte-le-attivita-nel-padiglione-regionale/
http://www.quinewsvaldera.it/la-valdera-allexpo-dall8-al-14-settembre.htm

Focus su Acquisto Crediti per le agenzie di recupero

chiave-del-successo-600x449Interessante evento organizzato da Stop Secret lo scorso 8 luglio a Roma dove abbiamo partecipato come uditori nel quale un variegato panel di relatori si sono avvicendati sul palco per analizzare e confrontarsi sulle opportunità che si aprono con il D.M. 2 aprile 2015.

Vogliamo condividere con voi i punti emersi e sui quali, a nostro avviso, la discussione si è fatta più interessante.

L’opinione condivisa da tutti i relatori è che questa modifica normativa offre al settore una nuova opportunità di business anche se le società di recupero devono sviluppare nuove competenze necessarie sia nella fase di acquisizione dei portafogli sia nella successiva loro gestione poiché i portafogli potranno essere misti (la tipologia dei crediti sarà variegata).

Questa nuova attività inoltre, può garantire alle imprese un carico di lavoro continuativo e senza gli attuali tempi di gestione ristretti dettati dalle mandanti.

L’interrogativo emerso in più momenti della giornata è stato: “si formerà un mercato di seconda fascia?” ossia i grandi players come Banca Ifis, continueranno a fare i grandi acquisti, lavoreranno le pratiche e poi parcellizzeranno i portafogli e rivenderanno alle società di recupero.
Probabilmente le società di recupero faranno gruppi di acquisto per maggiore potere e bypassare i vincoli patrimoniali previsti dalla norma.
Ad avvalorare questo basta leggere l’ultima operazione fatta da Banca Ifis, l’acquisto del portafoglio revolving del valore nominale di circa 400 milioni di euro di Npl di Findomestic Banca in una gara dove hanno partecipato oltre 15 player nazionali ed internazionali tra banche, fondi di investimento e asset management company.

Vista l’esperienza delle aziende di recupero crediti nella gestione delle pratiche, anche l’attività di Due Diligence nei confronti dei soggetti che hanno dei portafogli da cedere potrà essere svolta direttamente, senza ricorrere a consulenti, solo se investiranno nella ingegnerizzazione dei processi e con l’istituzione, probabilmente, anche del Quality Manager….le “115” non devono diventare la discarica degli Npl! …alcuni relatori hanno evidenziato questo pericolo.

Per valorizzare il portafoglio crediti è necessario svolgere quindi una accurata Due Diligence o Financial Investigation, come la chiamano gli anglosassoni, e i focal points sui quali più relatori si sono soffermati sono:

1. Rapidità e personalizzazione del processo/workflow

2. Innovazione ed integrazione di sistemi

3. Economicità e costi sostenibili

Punti chiave a noi AIM molto vicini, la tecnologia rappresenta un valido supporto per intraprendere e cavalcare questa nuova opportunità di business che si presenta alle società di recupero crediti.
Occorre una soluzione software che consenta all’azienda di coniugare la lavorazione massiva con l’unicità della singola pratica.

Nuove soluzioni Real Estate

catastoDa oggi è disponibile sulla piattaforma ecommerce WorkArea nuovi servizi e informative sul mondo immobiliare.

I due sistemi di “pubblicità immobiliare” presenti in Italia, Catasto Ordinario e Catasto Tavolare o sistema del libro fondiario, sono “virtualmente” uniti grazie alla realizzazione da parte di AIM di un software che consente di gestire in modo automatico le informazioni presenti nei due sistemi.

E’ possibile, via web, individuare tutte le proprietà immobiliari di un soggetto, persona fisica e giuridica, su tutto il territorio nazionale compreso i Tavolari.

Il Catasto Tavolare, come sappiamo, è uno dei sistemi catastali in uso da molti secoli nelle province di Bolzano e di Trento.
Tale ordinamento si differenzia dal catasto ordinario per le modalità di conservazione informazioni e per il diverso peso giuridico delle sue risultanze e ciò ha rappresentato sempre una “difficoltà” nelle ricerche on-line.

La soluzione AIM provvede alla interpretazione dei diversi documenti estraendone tutte le informazioni presenti e procede alla loro archiviazione strutturata in apposito data base. Il sistema inoltre è in grado di trattare più richieste contemporaneamente e può essere integrato con il sistema informativo aziendale.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul nostro E-Commerce WorkArea per le Real Estate Information, scrivici!

Dove c’è interattività c’è attrazione

Come rendere più coinvolgente l’In-Store Experience e come migliorare la Customer Satisfaction dei propri clienti?

La risposta è: Digital Engagement nel punto vendita

Dalla nostra esperienza possiamo dire che potenti strumenti per fare customer engagement sono i Totem interattivi (touch-screen) per aumentare l’interattività e dialogo tra consumatore e il brand.
I nuovi sistemi rappresentano la soluzione vincente che consente di creare una “comunicazione coinvolgente” più esplicativa ed emozionale e quindi avere un grande potere attrattivo.
Tutti concordiamo che oggi la competizione si gioca sulla qualità della user experience,
Oggi i TOTEM interattivi multimediali touch screen e digital signage rispondono efficacemente a molteplici esigenze e possono essere:

  • punti informativi,
  • sistemi di prenotazione,
  • sistemi di engagment (concorsi, couponing, gaming, instant win)
  • punti di comunicazione promozionale

Oltre all’interazione  con i principali Social Network per la condivisione dell’esperienza nel punto vendita.

Dalla consapevolezza che la comunicazione digitale è in evoluzione, nasce la collaborazione tra AIM e SmartKiosk per offrire al mercato retail e non solo, soluzioni innovative per conoscere meglio i profili ed i comportamenti dei clienti e dei potenziali.

Stay tuned!

IoT e tutto può essere connesso!

Nei prossimi 3/5 anni la connettività sarà a portata di qualsiasi oggetto!
Nella ricerca Gartner si legge che nel 2015 saranno in uso 4,9 miliardi di “cose connesse”, un incremento del 30% rispetto al 2014 e per il 2020 “profetizza” ben 25 miliardi di dispositivi connessi.

L’Internet of Things, possiamo affermare che svolgerà un ruolo chiave nella gestione delle aziende garantendone efficienza e competitività. Le imprese quindi focalizzeranno la loro attenzione sull’integrazione di tutti questi dispositivi aziendali fissi o mobili, alla raccolta dei dati da questi senza l’intervento umano e al loro monitoraggio al fine di ottimizzare i processi ed ottenere risparmi (energetico etc… ). Ad esempio l’acquisizione dei dati di consumo corrente elettrica per monitorare il lifecycle della macchina.

I sensori intelligenti potranno essere affiancati da elementi capaci di prendere decisioni e i dati saranno analizzati da sistemi in cloud computing che saranno in grado di automatizzare ed ottimizzare processi.

Gli oggetti che parlano tra loro naturalmente generano una mole di dati enorme (Big Data) che con opportuni software si devono tradurre in informazioni strategiche per erogare servizi e soluzioni.

La connettività in rete avviene non solo per oggetti tecnologici, tutto può potenzialmente essere “connesso” (indumenti, bagagli, lampioni…) per dialogare con altri oggetti e, grazie agli smartphone, possono interagire anche con gli esseri umani!

La vera grande sfida  sta nell’ottimizzazione e la digitalizzazione dei processi sottostanti e la gestione della complessità degli interfacciamenti logici tra i sistemi in rete. AIM si propone come technology partner e system integrator per la realizzazione di piattaforme software dedicate alla raccolta dei dati, alla loro gestione ed al monitoraggio degli apparati. vedi case history Wireless Manager System per reti Wi-Fi

Condividi con noi progetti in questi ambiti: processi produttivi industriali, logistica, infomobilità, efficienza energetica, tutela ambientale, smart home, etc…i campi di applicazione sono numerosissimi!

Intermediari finanziari al riordino e novità per le società di Recupero Crediti

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’8 maggio 2015 n.105, il decreto Mef n. 53 del 2 aprile 2015 dove l’autorità di vigilanza ha ridefinito le regole di settore in modo da renderle omogenee rispetto alla normativa prudenziale applicata alle banche.

Attraverso queste novità normative si introducono controlli e requisiti più stringenti agli intermediari affinché possano svolgere l’attività creditizia. L’obiettivo che il legislatore ha voluto raggiungere è quello di garantire maggiore stabilità al sistema finanziario nel suo complesso e maggiore tutela alla clientela finale.

In estrema sintesi, i confidi di dimensioni maggiori che hanno un volume di attività finanziaria pari almeno a 150 milioni di euro e le agenzie di prestito su pegno entrano tra gli intermediari finanziari soggetti all’autorizzazione della Banca d’Italia.

Sono previste regole più stringenti per definire le attività di concessione di «finanziamenti sotto qualsiasi forma» come leasing, credito ai consumatori, crediti ipotecari e rilascio di fideiussioni o avalli.

La novità che ci interessa più da vicino è sicuramente quanto indicato nell’articolo 2 dove si specifica che “non costituisce attività di concessione di finanziamenti, oltre ai casi di esclusione previsti dalla legge:

b) l’acquisto, a titolo definitivo, di crediti da parte di società titolari della licenza per l’attività di recupero stragiudiziale di crediti ai sensi dell’articolo 115 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza...”

Ecco allora che ci poniamo molte domande su come cambierà l’attività per le società di recupero stragiudiziale dei crediti che potranno valutare anche l’acquisto, in particolar modo, le società che desiderano cavalcare questa nuova opportunità di business dovranno rivedere i loro processi e le loro procedure acquisendo competenze e tecnologie per una valutazione accurata dei crediti oggetto di cessione per poter effettuare due diligence accurate.
Questa novità ha un impatto anche sulle società di informazioni commerciali che vedono il loro ruolo sempre più strategico nel supportare queste società nel reperire e gestire le informazioni del debitore ceduto.

Sicuramente ne parleremo molto, ci incontreremo per approfondire la tematica prima e dopo l’entrata in vigore delle disposizioni indicata per il 10 Luglio p.v., sono già in calendario alcuni importanti convegni come quello organizzato da StopSecret.

Anche noi di AIM ti proponiamo di seguire il nostro free Webinar sulla soluzione applicativa “WorkArea Provider” in programma per il 7 luglio prossimo, dove ti illustreremo la migliore soluzione per la gestione massiva delle pratiche con workflow di lavorazione e di analisi personalizzato.

Prenotati per il free Webinar a: info@aimconsulting.it

Informazioni commerciali e il Codice Deontologico

Ormai siamo in fase di arrivo della fase di consultazione pubblica che l’Authority per la protezione dei dati personali ha fatto sullo schema del “Codice di deontologia e buona condotta relativo al trattamento dei dati personali effettuato a fini di informazione commerciale”.
Lo schema fissa un primo quadro di garanzie riguardo all’attività svolta da parte delle società che forniscono servizi informativi sulla solidità e solvibilità delle imprese.

I soggetti che forniscono servizi di informazione commerciale, infatti, raccolgono, elaborano e analizzano dati relativi alla situazione economica, finanziaria, patrimoniale delle imprese e delle persone che rivestono incarichi al loro interno o ne risultino azionisti.
Le disposizioni previste si applicano alle sole informazioni commerciali riferite a persone fisiche e, nello specifico, al trattamento dei dati personali provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque o pubblicamente accessibili da chiunque (c.d. fonti pubbliche), nonché al trattamento avente ad oggetto i dati personali forniti direttamente dagli interessati. Non rientra, invece, nell’ambito di applicazione del Codice il trattamento effettuato nell’ambito di sistemi informativi creditizi (c.d. SIC).

Interessante è stato l’intervento del Dott. Daniele De Paoli, Dirigente del Garante della Privacy, in occasione del convegno organizzato dalla rivista StopSecret il 22 aprile u.s., dove ha illustrato le finalità del Codice che si sintetizzano in poter assicurare, da un lato, la certezza e la trasparenza nei rapporti commerciali nonché l’adeguata conoscenza e circolazione delle informazioni commerciali ed economiche e, dall’altro lato, la qualità, la pertinenza, l’esattezza e l’aggiornamento dei dati personali trattati…questo codice sarà un buon punto di partenza!

Nella medesima occasione, il dott. De Paoli, ha auspicato un incontro con i vertici della Federpol non solo per analizzare il nuovo codice di deontologia per gli informatori commerciali ma anche al fine di rivisitare il codice di deontologia degli investigatori privati.

Riportiamo alcune osservazioni interessanti dello StudioCataldi.it sul “Diritto di oblio per i falliti e per chi è stato colpito da pignoramento o ipoteca

Come si legge nello schema qui sotto allegato, infatti, “ai fini dell’erogazione del servizio di informazione commerciale è ammesso il trattamento anche di dati giudiziari provenienti dalle fonti pubbliche; per quanto riguarda, invece, le fonti pubblicamente e generalmente accessibili, è consentito il trattamento dei soli dati giudiziari diffusi negli ultimi sei mesi, a partire dalla data di ricezione della richiesta del servizio da parte del committente, e senza alcuna possibilità per il fornitore di apportare modifiche al contenuto di tali informazioni – salvo l’eventuale loro aggiornamento – e di utilizzarle a fini dell’elaborazione di informazioni valutative”.
Come previsto dall’art. 9 del codice, i fornitori dovranno adottare “idonee misure organizzative e tecniche atte a garantire un riscontro telematico, tempestivo e completo alle richieste avanzate dagli interessati” di esercizio dei propri diritti.

Comunque siamo in attesa di conoscere le osservazioni e proposte da parte di tutti i soggetti interessati, dalle associazioni delle società che raccolgono o utilizzano i dati, alle associazioni dei consumatori, agli ordini professionali, agli studiosi e agli esperti della materia.

Il settore è in fermento…stay tuned!